sindrome feto-alcolica

 

 La Sindrome fetoalcolica rappresenta una delle cause più frequenti di ritardo mentale e rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica

L ‘alcol  ingerito dalla madre giunge dopo pochi minuti nel sangue del feto, ma il feto non può metabolizzare l’alcol perchè non possiede gli enzimi necessari per questa funzione detossicante, di conseguenza l’alcol e i suoi metaboliti si accumulano nel suo sistema nervoso e in altri organi danneggiandoli.

Pertanto è consigliato fortemente di astenersi dal bere in gravidanza

Il danno non è dose correlato e a tutt’oggi non si conosce un limite sicuro raccomandato.

I neonati possono essere piccoli per l’età gestazionale soprattutto se l’esposizione è avvenuta fino al terzo trimestre, e rimanere sotto l’età media staturale anche in età pediatrica e adulta, e presentare ridotta circonferenza cranica. Alcuni bambini possono non manifestare difetti di crescita se l’esposizione non è avvenuta nell’ultimo trimestre L’alterazione strutturale principale della FASD è la microcefalia, spesso
accompagnata da uno scarso accrescimento complessivo. Studi di risonanza
magnetica (MRI) mostrano peraltro una riduzione complessiva del volume
cerebrale totale, della sostanza grigia e della sostanza bianca, e una disorganizzazione del SNC, con specifiche anomalie strutturali di aree vulnerabili all’alcol quali corpo calloso (agenesia,ipoplasia), corteccia cerebrale (riduzione dello spessore), cervelletto, nucleo caudato e ippocampo, che sono state correlate con le alterazioni funzionali. Infatti l’ipoplasia del verme del cervelletto comporta il deficit motorio,
le anomalie del corpo calloso provocano le difficoltà attentive, esecutive e
verbali, mentre quelle dell’ippocampo determinano i deficit di memoria e di
apprendimento; le anomalie dei nuclei della base correlano con i deficit delle
funzioni esecutive e l’ispessimento della corteccia frontale con il deficit di apprendimento verbale, quello della corteccia parietale con il deficit del linguaggio e quello della corteccia occipitale con i deficit visuo-spaziali. Questi disturbi cognitivi e di comportamento,che non possono essere spiegati con una predisposizione genetica o semplicemente con un ambiente familiare e sociale disagiato, sono inizialmente aspecifici, ma con la crescita si fanno sempre più focalizzati e variamente
combinati tra loro.
Lo spettro dei deficit cognitivi e comportamentali osservati nei bambini affetti da FASD è molto ampio. Tra i deficit cognitivi quelli più comuni sono i disturbi dell’attenzione e le difficoltà linguistiche; la valutazione neuropsicologica ha evidenziato infatti problemi di
produzione del linguaggio ma soprattutto di comprensione. Possono sviluppare secondariamente deficit di apprendimento e deficit cognitivi. Possono nonsviluppare una reale autonomia, avere esperienze scolastiche fallimentari, problemi
con la legge, isolamento sociale, comportamento a rischio e successivamente problemi di inserimento lavorativo.

Di fondamentale importanza è la pianificazione di un intervento psicoeducativo a orientamento cognitivo e comportamentale, volto soprattutto a migliorare gli aspetti legati all’attenzione, alla comunicazione, al gioco, alle abilità
sociali, alla comprensione, alla gestione delle emozioni .

Poichè la diagnosi non è semplice molto importante è la prevenzione informando la madre che, in caso di futura gravidanza, dovrà evitare del tutto l’uso di alcol, visto che
ad oggi non si conosce una soglia di consumo priva di rischi per il feto.